Il Sassofono (Sax)

Il Sassofono (Sax)

Il Sassofono (Sax)

Il sassofono, cugino stretto del clarinetto in quanto entrambi discendenti  dall’ancia semplice,  pur avendo il grosso merito di aver colmato le lacune esistenti tra le ance e gli ottoni ampliando la sonorità del clarinetto e  addolcendo l’asprezza del metallico, non è mai stato preso in grossa considerazione nella musica “seria”, e non gli è quindi facile riuscire a trovare un proprio spazio in un’orchestra sinfonica, mentre nella banda è divenuto pian piano uno strumento base. Ovviamente è un protagonista assoluto nell’orchestra jazz o da ballo. Anche nella banda castagnetana è giunto relativamente tardi, come  del resto risulta dall’età dei suonatori sotto elencati, per la maggior parte viventi, il più vecchio dei quali, Mario Morganti, risulta nato nel  1893. Il sassofono è dilagato nell’ultimo dopoguerra, vuoi per l’esempio americano, vuoi per l’attrazione esercitata dalle orchestrine sorte qua e là. Attraverso acrobazie tutte da verificare, è stato possibile suddividere i suonatori tra i vari gruppi, ben distinti gli uni dagli altri, anche se spesso qualche suonatore si dedicava a due o tre sax diversi.

Sax soprano

Mario Morganti  “Paglioccolo” (1893/1958), Doro Scateni (1914/1966), Gino Materozzi (1915/1969),  Walter Morganti (1922/viv), Oliade Vallini (1927/), Agostino Manciulli (1928/viv), Ivano Balestri (1931/viv), Pier Giovanni Fabbri (1959/viv), Barbara Creatini (1962/viv), Tiziana Bezzini (1962/viv), Aurora Pantani (1965/viv), Nada Natale (1969/viv).

 

Sax contralto

Mario Morganti “Paglioccolo” (1893/1958), Modesto Saggini (1897/), Sergio Ciatti (1907/1999), Elio Casini (1915/), Vittorio Vallini (1916/), Palmiro Bezzini (1922/viv), Walter Morganti (1922/viv), Agostino Manciulli (1928/viv), Piero Pierini (1941/viv), Giorgio Carmignani (1943/viv), Massimo Morganti (1956/viv), Franco Carducci (1958/viv), Ranieri Pelamatti (1958/viv), Pier Giovanni Fabbri (1959/viv), Giuseppe Dore (1961/viv), Piero Fontana (1963/viv), Luciano Niccolai (1963/viv), Giorgio Mazzanti (1963/viv),  Adriano Giannini (1963/viv), Enrico Mazzanti (1964/viv), Lucia Callaioli (1967/viv), Andrea Pacini (1970/viv), Michele Favilli ((1970/viv),  Mirco Bocci (1979/viv), Francesco Brunetti (1984/viv), Davide Creatini (1986/viv).

Sax tenore

Mario Morganti “Paglioccolo” (1893/1958), Alfredo Soffredini “Pucino” (1894/), Vittorio Vallini (1916/viv), Walter Morganti (1922/viv), Oliade Vallini (1927/), Novello Falorni (1929/viv), Ivano Balestri (1931/viv), Mauro Callaioli (1939/viv), Enio Bocci (1951/viv), Giorgio Creatini (1961/viv), Francesco Irrera (1963/viv), Stefano Callaioli (1968/viv), Massimo Barzanti (1969/viv), Nico Grossini (1970/viv), Luca Panieri (1973/viv), Alessio Nesti (1977/viv)

Sax baritono

Sergio Nencioni (1926/viv), Mauro Fabbri (1927/viv), Mauro Callaioli (1939/viv).

Sax basso

Mauro Fabbri (1927/viv).

Sax non specificato

Vittorio Frolli (1895/), Alessio Pietrini “Scozzino” (1893/1980), Alfredo Soffredini “Pucino” (1894/)

Tra i suonatori di sassofono, le segnalazioni riguardano vari bandisti recenti, dato che, a conferma che il sassofono è uno strumento “giovane”, sono più numerosi di quelli del passato.

Mario Morganti e il figlio Walter si esibirono spesso nel sax contralto e tenore, però, a differenza del padre,  Walter, fra l’altro capobanda, si dedicò anche al clarinetto.

Mauro Fabbri, Mauro Callaioli ed Enio Bocci hanno invece prediletto i bassi, dal tenore, al baritono, e, nel caso del primo, al basso vero e proprio.

Palmiro Bezzini, accademico di Santa Cecilia, suonò in molte orchestre romane e nazionali, prima di trasferirsi in Svezia, dove vive tuttora. Accademista come lui anche Agostino Manciulli (sax soprano e  contralto), tuttora sulla breccia.

Alfredo Soffredini,  fece parte prima della banda di Castagneto e poi di quella di Sassetta, dove fu pure sindaco.